top of page

Yone – La cronista

  • Maria Isabel Gomes de Matos
  • 9 de fev.
  • 2 min de leitura

Atualizado: 27 de fev.

Ler texto em português (Brasil)


A Yone piaceva moltissimo insegnare. Tuttavia, ad um certo punto, decise di abbandonare la professione. Per i tempi odierni, è difficile capirlo. Ma all'epoca era normale che le coppie prendessero questa decisione. Sebbene le famiglie non avessero difficoltà a trovare fedeli collaboratori domestici che lavorassero in casa, le mogli, nonostante questo aiuto, preferivano dedicarsi interamente alla casa. Lo stesso fece Yone. L'insegnamento ha perso um ottimo insegnante.


Yone si sentiva realizzata come moglie, come madre, come casalinga. Ma i ragazzi stavano crescendo ed erano già avanti a scuola, così Yone decise di intensificare la sua partecipazione alle azioni sociali vincenziane o della chiesa. Durante questi incontri, le amiche sottolineavano la necessità di qualcuno che scrivesse sui giornali della città, con una prospettiva femminile, sulla vita quotidiana.


Questa esigenza risvegliò in Yone una delle sue vocazioni: la scrittura.

ree

Un giorno, d’impulso, utilizzando lo pseudonimo Diana de Lys, scrisse una cronaca e la inviò al quotidiano. Lì nessuno immaginava chi sarebbe stato l’autore. Ma il testo gli è piaciuto e lo hanno pubblicato.


Le conseguenze furono immediate. Molti lettori hanno scritto con entusiasmo. Il giornale pubblicò queste “lettere dei lettori” con un messaggio alla scrittrice, informandola che quello spazio era aperto a lei.


Yone ha scritto e inviato un nuovo testo.


Leggendo la seconda cronaca, Santino disse a Yone:

– Questa Diana de Lys, per il suo stile, per i suoi ideali così fermi ma così dolcemente difesi, non può essere che una persona: tu!


Il segreto era stato scoperto e, di comune accordo, comunicato al proprietario del quotidiano. Quintiliano Jardim fu felicissimo della scoperta, ma chiese che le cronache continuassero a essere firmate dalla misteriosa Diana de Lys. E così, per molto tempo, Yone collaborò con la stampa di Uberaba.


Ma nel 1975 Diana de Lys sarebbe scomparsa per sempre.


Da quell’anno in poi, punto di svolta nella vita di Yone, non scrisse più, finché, all’età di 80 anni, decise di vivere a Belo Horizonte. Tanti anni dopo, arrivata nella Capitale, integrata nell’Università della Terza Età di Fumec, creò, insieme ai colleghi, un quotidiano (Degrau). Da quel momento in poi, per 10 anni, Yone tornò a scrivere cronache, sempre con il suo stile peculiare, affrontando le questioni più urgenti del momento politico, economico e sociale, l’influenza dei media sulla vita familiare, i cambiamenti nel settore educativo e altri aspetti rilevanti della vita quotidiana.


Alcune di queste cronache sensazionali, riprodotte sui quotidiani di Belo Horizonte, che sembrano scritte per i giorni attuali, sono digitalizzate e rese disponibili su questo sito web. Le cronache di Diana de Lys saranno qui inserite più avanti, per il loro interesse storico, poiché mostrano, attraverso lo sguardo delicato e perspicace della cronista, l’essenza della vita e dell'anima di Uberaba a quel tempo.

bottom of page